Dopo due anni di attesa, i draghi di Westeros tornano sul piccolo schermo. La serie, targata HBO e trasmessa su NOW TV, apre la stagione con il primo episodio Un figlio per un figlio, portando con sé dei cambiamenti. Primo fra tutti il cambio di sigla, dal modellino dell’antica Valyria della prima stagione si passa, infatti, a un arazzo narrante le gesta passate e presenti della famiglia Targaryen. Il decimo ed ultimo episodio della prima stagione si era concluso con la morte del principe Lucerys, dando definitivamente inizio a una guerra civile.
NUOVE ALLEANZE
Un corvo vola su Grande Inverno, dove la voce narrante di un giovane Cregan Stark – interpretato da Tom Taylor – parla dell’onore e del dovere, caratteristiche distintive della sua casata. Le sue parole, evocative del Nord e della Barriera, ci riportano con poche sequenze ai tempi di Game of Thrones, facendo immergere lo spettatore in location a lui care. Scopriamo poco dopo che Lord Stark sta parlando con il principe Jacaerys Velaryon, giunto nel Nord per stringere alleanze e ottenendone un positivo riscontro. Subito dopo, il corvo che ha aperto la sequenza iniziale informa il giovane principe della morte del fratello Luke.
A Roccia del Drago, Rhaenys fa ritorno da una spedizione, quando Daemon, impaziente, la invita a ripartire con lui verso Approdo del Re. Ma Lady Velaryon stanca del viaggio, rifiuta dimostrandosi saggia e, avendo anch’ella perso due figli, condivide il lutto di Rhaenyra sostenendo come il dolore vada elaborato, così come ha fatto lei.
La regina nera, giunta a Capo Tempesta a dorso di Syrax, ritrova i resti del figlio e del suo drago. Appare assente e disperata, mentre Syrax emette un urlo straziante, sottolineando il legame tra drago e cavaliere.
Nel frattempo, ad Approdo del Re, Vhagar vola a guardia della città.
“Si è rinfrescata l’aria, l’estate è finita ormai.”
Alicent Hightower commenta così dopo aver passato del tempo con Sir Criston Cole, esprimendo tra le righe la volontà di terminare la loro relazione clandestina e anticipando ciò che avverrà da lì a poco a Westeros. Nel frattempo, le istanze che tiene il giovane Aegon dimostrano la sua giovane età e l’inesperienza nel governare. Larys cerca di guadagnare il favore del sovrano aspirando a sostituire Ser Otto come Primo Cavaliere. Alicent continua a soffrire per la sua posizione minoritaria nel Concilio, senza il supporto di alcun uomo della sua famiglia. Tutti cominciano a muovere le proprie pedine, pur appartenendo alla stessa fazione.
Intanto, sulla rotta verso Essos, la flotta Velaryon trova Misarya, la Larva Bianca, che dopo aver servito Daemon, lo ha tradito. Questi le offre la libertà in cambio delle sue conoscenze per spodestare l’usurpatore Aegon.
“I want Aemond Targaryen.”
Dopo il dolore, la Regina Nera prova rabbia e queste sono le uniche parole che Emma D’Arcy pronuncia per tutto l’episodio, indicando la sua furia e manifestando il desiderio di vendetta. In un montaggio parallelo, assistiamo al funerale del povero Luke, mentre Alicent prega al tempio facendo il nome del ragazzo, mostrando ancora il legame che un tempo la legava a Rhaenyra.
Daemon ad Approdo del Re incarica due assassini di uccidere Aemond Targaryen in cambio d’oro. Non trovandolo, i sicari si imbattono nella stanza della giovane Helaena, moglie e sorella di Re Aegon. La povera regina indica il piccolo Jaehaerys come vittima da sacrificare ed è interessante notare come decida di sacrificare un maschio erede al trono per salvare una femmina, dimostrando il suo disprezzo per Aegon e il desiderio che la successione del fratello fallisca.
La sequenza occupa un lungo minutaggio, permettendo allo spettatore di seguire passo dopo passo l’entrata nella Fortezza Rossa. La lentezza della scena è necessaria per far immedesimare il pubblico nell’azione, accompagnata da una musica molto tesa di Ramin Djawadi, che firma la colonna sonora anche in questa seconda stagione. Con le lacrime di Helaena si conclude il primo episodio che, sebbene non abbia presentato molta azione, ha messo tutte le carte in tavola per cominciare la partita del Trono.