Quarta puntata piena d’azione che da definitivamente il via a quella che è la Danza dei draghi. Gli episodi precedenti dedicati alla preparazione di strategie e di attacchi sono finalmente terminati, iniziando da questo quarto episodio il giro di boa della seconda stagione.
Daemon si trova ancora ad Harrenhal, luogo da cui non giungono sue notizie. La sua permanenza nel castello, priva di grandi strategie, appare più una perdita di tempo che una ricerca di alleati. La malandata fortezza sembra essere soprattutto un rifugio dai suoi pensieri che lo tormentano e che vengono spesso a fargli visita.
Ad Approdo del Re, un modellino di drago cade dalle mani di Alicent spezzandosi un’ala. Un’anticipazione di ciò che stiamo per vedere? Inoltre, una sospetta gravidanza e i numerosi dubbi sulla legittimità al trono di suo figlio le causano grande ansia e preoccupazione. E se nella capitale l’umore non è dei migliori, la situazione non migliora a Roccia del Drago. L’assenza di Rhaenyra e ora anche di Daemon getta nuovamente il Concilio Nero nel caos, con i suoi membri che ignorano autorità a loro superiori come Baela e Jecaerys. Nel frattempo Cole conquista ed espugna casate e castelli, accrescendo sempre di più l’esercito verde che nonostante tutto si dimostra all’altezza della campagna di guerra, con mosse più concrete rispetto ai neri che perdono tempo prezioso optando per la diplomazia anzichè attaccare.
Entrambe le fazioni risentono pesantemente della mancanza di una guida efficace: una per l’assenza fisica e l’altra per l’assenza mentale. Re Aegon, infatti, è sempre l’ultimo a essere informato riguardo le strategie adottate. Suo fratello Aemond, in particolare, sembra voler prendere sempre più in mano la situazione, ritenendo il Re inadatto nel suo ruolo, complice anche il difficile rapporto che li lega. Aemond, desideroso di rivincita, si confronta con Ser Criston Cole, agendo alle spalle del Re e mettendolo in cattiva luce durante le riunioni del Concilio.
…La guerra va combattuta. Moriranno in tanti e chi vincerà salirà sul trono. Il valore di quegli ideali se ne è andato con Viserys ormai.
Alicent Hightower, House of the dragon 2×04, 22:05
La regia, inoltre, è solita sottolineare il rapporto di Rhaenyra e Alicent anche quando non le riguarda in primo piano. Infatti, come abbiamo visto anche negli episodi precedenti viene messo in risalto il rapporto che entrambe tengono con i loro primogeniti maschi. Alicent, da madre distaccata cerca di dare consigli al figlio, ma senza empatia. Rhaenyra invece non perde occasione per prendersi del tempo con Jace, restando al suo fianco e spiegando le dinamiche nella giusta misura.
LA DANZA
Ci troviamo a Riposo del Corvo, castello che Cole con l’appoggio di Aemond si prepara ad attaccare contro il volere del Re. Con una tesissima colonna sonora di preparazione, tutti sono pronti alla battaglia imminente, a cui fa da sfondo il racconto del canto del ghiacco e del fuoco che Rhaenyra narra al figlio.
Meleys vola sul campo di battaglia, mentre Vaghar e Aemond attendono nel bosco. La macchina da presa si avvicina tra gli alberi mentre il gigantesco drago alza la testa immersa nel verde, risaltandone tutta la sua grandezza quasi fosse una collina. Il piano architettato viene però sconvolto dall’arrivo di Aegon e Sunfyre, che finiscono per scontrarsi con Rhaenys e il suo drago, dando vita a una vera e propria danza. Uno spettacolo visivo adrenalinico, con una perfetta resa dei draghi e un ottimo lavoro a livello di effetti che mette in risalto tutte le loro differenti grandezze, primo fra tutti Vaghar. Il silenzio al suo passaggio, scandito solo dall’eco delle sue ali, lascia tutti immobili. Con la stessa dinamica con cui aveva sconfitto Arrax e il povero Luke, Vaghar ha la meglio sulla regina rossa. Sono secondi da brivido in cui Meleys rivolge un ultimo sguardo alla sua principessa. Un legame unico il loro, che termina insieme. Non volendo abbandonare il suo drago, Rhaenys si lascia morire con lei. Il campo è in pessime condizioni e Re Aegon ne esce molto male, così come il suo Sole di fuoco.
Così, Rhaenys Targaryen conclude la sua presenza sullo schermo, uno dei personaggi più amati di queste due stagioni. Il legame tra drago e cavaliere ha assunto un ruolo centrale in questa puntata, conferendo un’anima a queste imponenti creature. In particolare, il rapporto tra Rhaenys e il Meleys risulta quasi simbiotico, caratterizzato da una profonda conoscenza reciproca e dall’esperienza di numerose battaglie condivise. Questo evidenzia l’ottimo lavoro svolto attorno alla serie, capace di suscitare un forte coinvolgimento del pubblico anche nei confronti di creature digitalizzate. Gli elementi chiave della puntata sono le emozioni: quelle provate da chi è in scena e da chi guarda. L’adrenalina è tanta. La preparazione alla battaglia, il volo dei draghi ripreso dal basso, la musica, la tensione della guerra. Tutto questo contribuisce a una perfetta resa sullo schermo.