22 Dicembre 2024

Il quinto episodio della seconda stagione si pone come puntata di transizione tra gli eventi di Riposo del corvo e i successivi accadimenti a Westeros. Infatti, dopo l’azione dataci dall’episodio precedente, quest’ultimo sembra risentire della poca dinamicità tipica delle puntate iniziali. A tutti gli effetti un episodio di ripresa sia per lo spettatore che per le due fazioni, entrambe uscite in malo modo dalla battaglia appena conclusa.

La notizia della caduta di Rhaenys si diffonde rapidamente nel reame e l’entrata ad Approdo del Re della testa di Meleys non viene ben accolta dal popolo. Per la prima volta, infatti, si nota un certo malcontento nelle strade della capitale nei confronti dell’attuale governo tra carenze di cibo e malessere generale. La vittoria dei Verdi a Riposo del Corvo sembra essere solo un’apparente conquista ritornando dalla battaglia con un Re Aegon in fin di vita a causa delle ustioni riportate. Per questo, un plauso al reparto trucco per l’eccellente resa. Il concilio verde si riunisce per discutere della reggenza del Re, e Alicent che propone sè stessa per ricoprire il ruolo, viene ancora una volta messa in disparte in quanto donna. Al suo posto Aemond, eletto in maggioranza dal concilio.

Se da una parte i Verdi sono impegnati nella scelta di un reggente, a Roccia del Drago il Concilio Nero risulta ancora una volta fermo, immobile e senza un esercito; esercito che avrebbe dovuto formarsi sotto la guida di Daemon. Tuttavia, di lui non si hanno più notizie, impegnato ad Harrenhal più per suo conto che per il bene della corona. L’unico di fatto che sembra agire risulta Jace, diretto dai Frey alle Torri Gemelle e dalle quali torna con un nuovo alleato.

La prima stagione, anche se in tempo di pace regalava emozioni, dinamicità, colori e calore. Qui, nonostante la guerra, tutto sembra stazionario, in attesa. Tante chiacchiere e poche strategie, così come poche le alleanze. Tanti sono i tavoli rotondi attorno a cui i personaggi si siedono, senza però donare quelle emozioni tipiche dell’atmosfera di Westeros. I giovani sembrano i più motivati, come Jace o Baela. Infatti, il personaggio della giovane lady risulta essere molto ben scritto e sembra delinearsi sempre meglio puntata dopo puntata, dimostrando coraggio e saggezza come ad esempio nei dialoghi con Lord Corlys Velaryon.

Ancora una volta, la regia contrappone il rapporto materno che Alicent e Rhaenyra hanno con i loro primogeniti. Da un lato, Alicent tenta di manifestarsi nel suo ruolo di madre ma nonostante le condizioni in cui riversa il povero ragazzo, la relazione con Aegon appare piuttosto distaccata. Al contrario, Rhaenyra frustrata e timorosa per la guerra trova nelle parole del figlio il giusto coraggio che riaccende in lei la speranza. Jace suggerisce, infatti, di risvegliare nuovi draghi come Vermithor e Ali d’argento ricercando per questi nuovi cavalieri. Un dialogo il loro che sembra promettere un po’ di adrenalina per l’episodio successivo.