23 Settembre 2024

Dalle strade di Roma al grande schermo

Franco Lechner, meglio conosciuto come Bombolo, è una figura iconica del cinema comico italiano, nato il 22 maggio 1931 nel rione Ponte, nel cuore del centro storico di Roma. Fin dalla giovane età, Bombolo esercita l’attività di venditore ambulante, specializzandosi come piattarolo, ovvero venditore di stoviglie, tovaglie e ombrelli. I vicoli adiacenti allo storico mercato di Campo de’ Fiori diventano il suo palcoscenico quotidiano, dove affina quella comicità naturale che lo renderà celebre.

L’incontro con Bruno Corbucci e il successo cinematografico

La svolta nella sua carriera arriva nel 1976 grazie all’interessamento del regista Bruno Corbucci. Bombolo inizia così a dedicarsi al cinema, facendosi notare per la sua straordinaria capacità di interpretare ruoli comici, basati principalmente sulla fisicità e sulla mimica facciale.

Bombolo nel primo film girato con Tomas Milian, “Squadra Antifurto” del 1976

La scelta del nome d’arte

Nel 1983, durante una puntata della trasmissione “Domenica in” condotta da Pippo Baudo, Bombolo svela il segreto dietro il suo nome d’arte. Il soprannome “Bombolo” deriverebbe dalla canzone omonima del 1932, scritta da Marf e Vittorio Mascheroni.

“Venticello” e la collaborazione con Tomas Milian

Utilizzato spesso come spalla di attori del calibro di Tomas Milian, Enzo Cannavale e Pippo Franco, Bombolo diventa famoso soprattutto per il personaggio di Venticello, un ladruncolo e informatore della polizia nella serie poliziesca dell’ispettore Nico Giraldi.

Appare in nove degli undici film della serie, creando una maschera tipica e diventando uno degli attori più amati del cinema italiano degli anni ’70 e ’80. Il suo “Tze-tze!” è un’onomatopea che entra di diritto nell’immaginario collettivo, così come il suo uso del dialetto romanesco e del turpiloquio che rendono i suoi personaggi autentici e irresistibili.

L’ultimo film e l’addio a un comico indimenticabile

L’ultimo film di Bombolo è “Giuro che ti amo” del 1986, girato accanto a Nino D’Angelo. Purtroppo, l’anno successivo, il 21 agosto 1987, Bombolo muore all’età di 56 anni all’Ospedale Forlanini di Roma.

Il suo funerale, tenutosi il 24 agosto nella Parrocchia di Santa Maria in Vallicella, è segnato da un momento particolarmente toccante: Tomas Milian, suo amico e collega, si nasconde dietro una colonna per non farsi notare e, quando il feretro passa, gli dà un affettuoso buffetto, un gesto simbolico in ricordo dei numerosi schiaffi rifilati a Bombolo sul grande schermo nei panni dell’ispettore Nico Giraldi.

Bombolo riposa nel Cimitero di Prima Porta a Roma. Sulla sua tomba, l’epitaffio recita: “Ciao Bombolo Core de Roma”, un saluto affettuoso che riflette l’amore e la stima che il pubblico romano e italiano continua a nutrire per lui.