23 Settembre 2024

“Vieni avanti cretino” è uno di quei film che, una volta visto, non puoi dimenticare. Rappresenta un vero e proprio gioiello del cinema comico italiano, reso indimenticabile dalla straordinaria performance di Lino Banfi e dalla regia unica di Luciano Salce.

Lino Banfi è semplicemente in stato di grazia. La sua capacità di far ridere con naturalezza è impareggiabile. Lo vediamo interagire con una serie di attori incredibili – Alfonso Tomas, Michela Miti, Gigi Reder, Luciana Turina e Franco Bracardi – con una chimica così perfetta da rendere ogni scena memorabile. Certo, qualcuno potrebbe dire che la sceneggiatura sembra un collage di sketch teatrali, ma è proprio questo che rende il film così speciale. Ogni scena è un piccolo capolavoro comico a sé stante.

La regia di Luciano Salce aggiunge un tocco di classe che eleva “Vieni avanti cretino” al di sopra dei tipici film comici dell’epoca. Salce utilizza trovate stilistiche originali, come i sottotitoli fumettistici per le battute in dialetto pugliese, un uso fluente delle citazioni, un inizio meta-cinematografico e un finale surreale.

Le gag di Banfi sono diventate leggendarie. Come dimenticare la scena in cui cerca di imitare Franco Bracardi pur di non tradirlo davanti alla moglie sospettosa? O l’equivoco nello studio dentistico, scambiato per una casa d’appuntamenti, dove Banfi e Gigi Reder danno vita a una gara di doppisensi davvero esilarante? E poi c’è l’episodio nella ditta di elettronica, dove Banfi si muove come un robot in una sfida di bravura con Alfonso Tomas.

Anche gli altri episodi, seppur minori, sono pieni di momenti divertenti. Dallo scambio di battute al bar del signor Gargiulo, al colloquio come guardiacaccia, alla situazione surreale nell’autorimessa con Michela Miti, alle buffe interazioni con Don Peppino e la padrona del cane scomparso, ogni situazione è carica di comicità e non risulta mai banale.

“Vieni avanti cretino” è molto più di un semplice film comico. Dietro una scrittura che potrebbe sembrare grossolana, si nasconde un’attenta ricerca nelle radici della comicità italiana,. È un film che, nonostante l’apparente semplicità, offre un divertimento puro e genuino.