23 Settembre 2024

“Un film dedicato a chi pensa di perdere tempo”. È a loro che il regista Nicola Conversa dedica la sua opera prima. Una riflessione sul tempo per chi crede di non saperlo gestire e di essere sempre in ritardo. Ma non solo.

Nicola Conversa, regista di Un oggi alla volta, a colloquio con gli interpreti del suo primo lungometraggio

Il protagonista

Commedia dolceamara come non se ne vedono da un po’ in Italia e riservato ad un pubblico giovane ma destinato ad allargarsi, Un oggi alla volta parla infatti di tante cose. Dei giorni e dei mesi che abbiamo a disposizione, delle scadenze, di adolescenza, della difficoltà di trovare un posto nel mondo, d’amore. Persino di fisica. Sì, perché il protagonista della storia, il maturando Marco Martinelli (interpretato da Tommaso Cassissa, attore col futuro in tasca) di formule, elettromagnetismo, principi della dinamica proprio non capisce nulla. E neanche della vita sa poi tanto, come è giusto che sia se hai 19 anni e sei un ragazzo normale.

I personaggi

La famiglia di Marco in tutti i suoi componenti infatti è disfunzionale, ma solo all’apparenza. La madre reagisce alla fuga del marito in modo disfunzionale (non facendo la madre), il fratello aspirante cantante risponde alle pressioni in modo disfunzionale (vomitando). Ma fa parte della normalità della vita patire d’ansia o d’amore. Fuori dal comune è invece la testarda ricerca di sentimenti di Marco che vuole “solo innamorarsi”.

Il caso gli viene in aiuto provocando l’incontro con la persona giusta per farlo: lui salva il numero di una ragazza incontrata in un locale, ma in realtà è quello di Aria (interpretata da una bravissima Ginevra Francesconi). I due cominciano a frequentarsi, durante una prima parte di film semplice e divertente con dialoghi che mirano sempre alla battuta e alla risata dello spettatore. Marco con lei capisce tante cose. Tra queste, che una persona come lui esiste ed anche la fisica. Tra una ripetizione e l’altra tra i due nasce l’amore.

Ginevra Francesconi e Tommaso Cassissa sono Aria e Marco, protagonisti di Un oggi alla volta

L’altra faccia di Un oggi alla volta

Un oggi alla volta parla insomma di vita, quella reale e di persone così strane da essere normali. E nella vita reale succede che ad un certo punto tutto crolli o scivoli giù all’improvviso, come una sfera lungo un piano inclinato. Che tutto si ribalti come questo film, capace di cambiare faccia di punto in bianco. E non importa quanto tu possa opporre una forza uguale e contraria. Quella è più forte di te. Nella vita non puoi decidere sempre tutto ed è normale schiantarsi senza poter cambiare la traiettoria delle cose. L’opera prima di Conversa è una rassicurazione per chi ha paura di piangere e dover raccogliere i cocci della propria esistenza.

Un oggi alla volta ha il pregio di normalizzare la vulnerabilità che ti porta alla ricerca di un abbraccio fraterno. Anche quando la vita sembra andare a fondo e senti mancarti l’aria, questo film insegna che c’è la speranza per tutti di tornare a galla e respirare. Aspettando che le cose accadano con il loro tempo. È una questione di fisica.