FolleMente, ma folli sono anche cast (ricco di nomi popolarissimi) e incassi (fin qui 6 milioni al botteghino). A una settimana dall’uscita, il nuovo film di Paolo Genovese primeggia al box office: ecco come il regista di Perfetti Sconosciuti ha riportato il pubblico italiano in sala.

Inside Out all’italiana?

Siamo sinceri: quando ci siamo imbattuti nel trailer di FolleMente il nostro pensiero è andato subito ad Inside Out. Vuoi per le tempistiche, che hanno visto l’ultimo di Genovese un anno dopo il secondo capitolo del film Disney; vuoi perché quest’ultimo tanto è entrato nell’immaginario collettivo, che quando ci domandiamo cosa ci passi per la testa il rimando è inevitabile. FolleMente però si distingue, perché ad essere indagati non sono i cambiamenti adolescenziali, ma pensieri, indugi e problemi “dei grandi”, sviscerati con le modalità di un’accogliente commedia italiana.

Edoardo Leo e Pilar Fogliati sono Piero e Lara in FolleMente

Genovese ricrea le ambientazioni del suo Perfetti Sconosciuti (una stanza in un tempo sospeso mentre fuori tutto scorre), azzerandone però tensione e conflitto e liberando posti a sedere. Dal gruppo di amici, si passa ad una cena tra due che forse si piacciono o forse no (Piero/Edoardo Leo e Lara/Pilar Fogliati), mentre le conversazioni animate e collettive trovano il loro teatro nella mente (folle come in tutti gli esseri umani, per parafrasare Freud) dei due protagonisti. L’intero film si regge ovviamente sul parlato, sugli incastri perfetti di dialoghi ben scritti e sul talento di un cast d’eccezione.

Un super cast, ma non solo

Nella mente di Piero: (da sx a dx): Marco Giallini, Claudio Santamaria, Maurizio Lastrico, Rocco Papaleo

Al pari di un Tony Stark romano, Genovese ha infatti chiamato a raccolta gli Avengers del nostro cinema: oltre ai già citati Edoardo Leo e Pilar Fogliati, ad animare la festa dentro i salotti della mente dei due, ritroviamo infatti Marco Giallini, la sempre più richiesta Emanuela Fanelli, Rocco Papaleo, Maurizio Lastrico e Maria Chiara Giannetta (questi ultimi ormai passati al grande schermo), Vittoria Puccini, Claudia Pandolfi e Claudio Santamaria. Una squadra di attori e attrici “riempi sala” che non è però l’unica chiave del successo di FolleMente.

Nella mente di Lara: (da sx a dx) Vittoria Puccini, Emanuela Fanelli, Maria Chiara Giannetta, Claudia Pandolfi

Certo, la commedia di Genovese non è un film rivoluzionario. Al contrario, si poggia volentieri sui clichè del genere, gli imbarazzi tutti umani, le differenze tra uomo e donna. Tuttavia, non manca di tastare le spigolature dei tempi che cambiano. Piero e Lara, sono due personaggi in cui potersi riconoscere, degni testimoni (e vittime) dei nostri tempi. Da qui, l’universalità di un film in cui rispecchiarsi che mette sul piatto diversi temi d’attualità, senza forzarli all’interno della sceneggiatura. Genovese si dimostra ancora una volta capace di scannerizzare l’oggi, proponendo una sintesi allo spettatore che è invitato a prender fiato e fermarsi a riflettere. Come i due protagonisti che a cena si sussurrano segreti, svelando all’altro e a sé stessi il proprio Io.

Somebody

FolleMente, parla del bisogno secolare di incontrare l’altro e della paura tutta contemporanea del diverso. Che ci fa vivere in cattività, come i due protagonisti della storia. Ingabbiati dai loro retro pensieri e da una logica imperante. Quanto può essere stupido a volte, il nostro cervello. Spesso nemico dei sentimenti, gli unici a permettere di realizzare l’aspirazione che più fra tutte abbiamo vergogna di palesare. Trovare, come canta Freddie Mercury nella colonna sonora, somebody to love.
Un po’ di tenerezza in questi tempi aridi.