L’11 Ottobre finalmente potremo guardare in esclusiva su Sky e in streaming sulla piattaforma Now tv la serie Hanno ucciso l’uomo ragno – La leggendaria storia degli 883, firmata Sydney Sibilia.
Prodotta da Sky Studios e Groenlandia (società del Gruppo Banijay), questa è la prima serie diretta da Sydney Sibilia, il talentuoso regista che si è fatto già notare in passato per aver diretto la trilogia di Smetto quando voglio, L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, Mixed by Erry. Scritta con Francesco Agostini, Chiara Laudani e Giorgio Nerone, completano il team di regia Francesco Ebbasta e Alice Filippi: si tratta di una dramedy ritmata (ossia un prodotto che mescola elementi tipici della commedia a toni più drammatici), in otto episodi che saranno trasmessi ogni venerdì in prima serata su Sky Serie, oltre ad essere disponibili su Now Tv.
La serie vuole raccontare le origini del leggendario duo degli 883, e a coprire i ruoli dei due protagonisti sono l’emergente Elia Nuzzolo nei panni di Max Pezzali e Matteo Oscar Giuggioli in quelli di Mauro Repetto.
La trama
Ci troviamo nella provincia di Pavia di fine anni ’80, Max ha diciotto anni e ama i fumetti e la musica americana. È un anticonformista in una città dove non c’è nulla a cui ribellarsi, e che gli sta sempre più stretta. È un’enciclopedia musicale vivente, ma del tutto invisibile alle ragazze. Dopo aver trascurato il liceo per seguire nuove amicizie e serate punk, arriva inevitabilmente la bocciatura. Questo fallimento nasconde però una fatale opportunità: nel liceo dove si trasferisce conosce il suo nuovo compagno di banco, Mauro. Anche lui amante della musica, è un visionario, cresciuto nel mito delle pop star che vuole arrivare in vetta alle classifiche a tutti i costi. La musica rende Max e Mauro inseparabili. Grazie alla forza trascinante ed incontenibile di Mauro, Max abbraccia il suo talento e insieme a lui compone le prime canzoni che verranno prodotte da Claudio Cecchetto, compresa Hanno ucciso l’uomo ragno, che dà il titolo alla serie. Quando l’onda del successo e della popolarità li travolge, Max e Mauro, così diversi, si ritroveranno a gestire un qualcosa di nuovo e del tutto inaspettato, che rischierà di distruggere anche la loro amicizia.
Il titolo della serie riprende per l’appunto il famoso brano del 1992, inserito nell’album omonimo che ha segnato il successo definitivo della band, dopo aver partecipato al Festivalbar di quell’estate: dedicato all’eroe Marvel, il brano si rivela un espediente per muovere una critica sociale e culturale.
Nella serie si fondono il percorso di raggiungimento all’età adulta e l’effetto nostalgia per ciò che è stato: il primo per attirare l’attenzione dei più giovani, il secondo per compiacere le generazioni cresciute con gli 883. A proposito Sydney Sibilia racconta “La loro storia è la storia di tutti noi perché i sogni non sono cambiati: oggi come allora sono sempre quelli, amare, andare via di casa”, l’avvento degli 883 in quel momento ha davvero segnato anche un cambiamento sul mercato musicale. Infatti Sibilia continua “Prima di loro i cantanti erano dei fighi pazzeschi: persone di successo, amate e arrivate. Poi arrivano loro e cantano delle ragazze degli altri che loro non sono riusciti a conquistare.”
Lo stesso trailer ci dà immediatamente la sensazione che la serie non vuole essere un mero racconto biografico del duo musicale, ma un racconto di formazione di due ragazzi di provincia che hanno scelto di seguire una strada diversa da quella indicata dalla società dell’epoca, e di puntare invece tutto sui propri sogni e le proprie ambizioni musicali.
Ad attenderci una storia di musica, di provincia, di illusioni e grande amicizia: la storia di Max e Mauro, due ragazzi che oltre le loro aspettative sono riusciti a cambiare la musica italiana, in questa serie troveremo anche la genesi di alcune delle canzoni più famose degli 883, con cui il duo è stato in grado di far cantare ed emozionare intere generazioni, il tutto contornato dalla splendida cornice dei mitici anni ’90.