22 Dicembre 2024

Quando pensiamo alla commedia italiana, un nome spicca tra tutti: Lino Banfi. Con la sua simpatia e il suo inconfondibile accento pugliese, Banfi ha saputo far ridere generazioni di italiani. Ma dietro al volto sorridente e ai personaggi indimenticabili, ci sono tante curiosità divertenti che forse non conosci. Scopriamole insieme!

1. Totò dietro al fortunato pseudonimo

All’inizio della sua carriera, Lino Banfi scelse di farsi chiamare Lino Zaga. Fu Totò, il principe della risata, a convincerlo a cambiare nome, dal momento che nel mondo dello spettacolo era risaputo che accorciare il proprio cognome portasse sfortuna. E così nacque Lino Banfi, un nome destinato a diventare leggenda.

2. Primi anni in povertà

Gli inizi non furono affatto facili. Provenendo da una famiglia povera, Banfi ha dovuto affrontare molte difficoltà economiche. In un gesto disperato, arrivò persino a farsi togliere le tonsille pur di dormire in ospedale su un letto vero. Queste esperienze dure hanno forgiato il suo carattere e la sua determinazione a farcela nel mondo dello spettacolo.

3. Un poliglotta improbabile

Lino Banfi è famoso per il suo accento pugliese, ma pochi sanno che è anche un poliglotta… a modo suo. Nelle sue interviste e nei suoi spettacoli, Banfi ha spesso improvvisato parole e frasi in lingue “inventate”, facendo ridere il pubblico con i suoi tentativi di parlare francese, tedesco o inglese. Il risultato? Un mix di parole che non hanno senso ma che fanno ridere comunque!

4. Nonno Moderno

Negli ultimi anni, Lino Banfi ha conquistato una nuova generazione di fan grazie al suo ruolo nella serie TV “Un medico in famiglia”. Interpretando il ruolo di nonno Libero, Banfi ha dimostrato di essere ancora un grande attore e un comico insuperabile. Il suo personaggio, con la sua saggezza e la sua ironia, è diventato il nonno d’Italia, amato da grandi e piccini. E diciamocelo, chi non vorrebbe avere un nonno come lui?

5. Ambasciatore ONU e Membro della Commissione Italiana UNESCO

Dal 2001, Lino Banfi è ambasciatore ONU, un ruolo che gli permette di promuovere cause importanti a livello internazionale. Dal 2019, è anche membro della commissione italiana UNESCO, dove continua a sostenere la cultura e le tradizioni italiane e pugliesi.