Problemi di rabbia? Chiama il dott. Buddy Rydell! “Terapia d’urto”, o “Anger Management”, diretto da Peter Segal e con protagonisti Adam Sandler e Jack Nicholson è una commedia americana del 2003 che racconta di come trattenere la rabbia senza mai reagire non sia salutare. Dave è un impiegato d’ufficio, una persona calma e timida che anche quando si ritrova a subire ingiustizie, sia sul lavoro che nella vita privata, reagisce pacificamente o non reagisce affatto. Durante un volo si ritroverà ad essere ingiustamente accusato di aver aggredito un’assistente, successivamente in tribunale verrà dichiarato colpevole e sarà obbligato a seguire una terapia per il controllo della rabbia. Gli viene suggerito il dott. Rydell, che guarda caso si rivela essere stato il suo vicino di posto proprio su quel fatidico volo, quindi sa cosa è successo veramente. Il dott. Rydell però è una persona apparentemente eccentrica che non nega quel che è accaduto realmente sull’aereo ma pretende che Dave partecipi almeno ad una seduta e da qui inizia il loro rapporto medico-paziente poco convenzionale.
Dave Buznik, Adam Sandler, si ritroverà all’improvviso costretto ad affrontare i suoi sentimenti repressi, addirittura fin da bambino, e contemporaneamente lo strampalato dott. Rydell, Jack Nicholson che d’altra parte si impegnerà, a modo suo, per aiutarlo. Le situazioni che si verranno a creare saranno al limite della pazzia ma niente che non possa veramente succedere in una giornata calma e tranquilla, almeno per gli altri. Una delle scene più iconiche infatti li vede entrambi in auto verso l’ufficio di Dave ma durante la conversazione il dott. Rydell senza preavviso frena l’auto in mezzo alla strada e costringe Dave a cantare “I feel pretty” da “West Side Story” perchè ritiene che lo aiuti a sbollire la rabbia. Tutto ciò bloccando una delle due corsie del ponte e creando traffico, scatenando l’ira degli altri guidatori giustamente arrabbiati. Tra momenti seri e altri divertenti i due creeranno un certo equilibrio che porteranno avanti fino alla fine del film e tenderà ad esaltare le scene ancora di più. Non mancheranno gli stereotipi che però grazie al dott. Rydell serviranno ad accompagnare Dave fino al suo obiettivo ultimo e cioè gestire la rabbia.
La tematica sulle tipologia di rabbia, esplosiva o implosiva, e sui comportamenti diversi che può avere una persona ed essere comunque definita come “rabbia” è ancora oggi attuale. Nel film vengono trattate entrambe anche se è evidente che il protagonista è della squadra “rabbia implosiva” e di conseguenza avrà maggiore visibilità. Questo, però, non determina la gravità del tipo di rabbia ma fa riflettere in entrambi i casi, in questo mostra come chi si presenta pacato in apparenza possa anche non rendersi conto di essere effettivamente arrabbiato e quindi accumulare e trattenere i propri sentimenti fin ad “implodere”.
Oltre ai protagonisti noti troveremo tante altre facce conosciute, molte viste spesso insieme ad Adam Sandler come ad esempio John Turturro, forse ricorderete “Gigolò per caso” del 2013. Tra i cameo direi che il più importante in tema con film e vita reale, ad escludione di quello con Rudy Giuliani ex sindaco di New York City, è quello che vede l’ex tennista John McEnroe intento ad affrontare i suoi problemi di rabbia. Il cameo dell’ex tennista è adeguato perché riflette un suo problema risaputo della vita reale che ha tentanto di affrontare consultando una mole svariati professionisti.
Basata sul film nel 2012 fu presentata anche una serie TV con protagonista Charlie Sheen, “Due uomini e mezzo”, nel ruolo del dottore che però non si chiamerà più Buddy Rydell ma Charlie Goodson, un ex giocatore di baseball professionista con problemi di rabbia. La serie originariamente venne distribuita solo in America e Canada, di recente per un periodo è stata disponibile anche su Prime Video.
Dopo circa 20 anni questa commedia è invecchiata decisamente bene, riesce a divertire ma anche a stupire, infine con metodi davvero poco ortodossi per il protagonista va tutto al suo posto, come al solito. La trovate in streaming su Netflix, compreso nell’abbonamento, e sulle principali piattaforme ma solo a pagamento.